

Borsa: Milano debole (-0,5%) con Moncler, Stm e Ferrari
Tengono petroliferi e utilities, bene l'Eni
Avvio in calo per Piazza Affari che risente, al pari delle altre Borse europee, della minaccia del presidente americano Donald Trump, di fissare unilateralmente entro due settimane i dazi con i Paesi con cui non avrà ancora raggiunto un accordo. L'indice Ftse Mib cede lo 0,5%, riportandosi sotto i 40 mila punti, appesantito dalle vendite su Moncler (-2,4%), Stm (-2,3%), Ferrari (-1,9%), Cucinelli (-1,4%), Buzzi (-1,2%) e Bper (-1,3%), che guida i ribassi tra il comparto bancario nel giorno in cui il cda della Banca Popolare di Sondrio (-0,5%) si riunisce per valutare l'offerta della banca modenese. Fiacche anche Mps (-1%) e Mediobanca (-0,9%), mentre si avvicina l'assemblea di lunedì sull'ops su Banca Generali, come pure Banco Bpm (-0,8%), che attende il verdetto del Tar alla sua richiesta di sospensiva dell'ops di Unicredit (-0,5%), la cui offerta è messa in discussione dalle prescrizioni del golden power. In controtendenza petroliferi e utilities con Eni (+1,5%) Saipem (+0,4%), Enel (+0,3%) e Terna (+0,3%), tiene anche Leonardo (+0,6%).
T.Reddy--MT