

Dal 2019 lavoratori difficilmente reperibili dal 25,6% a 48,2%
Ricerca della Fondazione dei consulenti sul lavoro
Negli ultimi anni, "complice lo strutturale disallineamento tra profili ricercati dalle imprese e quelli presenti sul mercato, le imprese hanno incontrato sempre più criticità nel reperire sul mercato i profili di cui hanno bisogno", tanto che, "dal 2019 al 2024, la quota di profili considerati di difficile reperimento è quasi raddoppiata, passando dal 25,6% al 48,2% del totale delle assunzioni previste". Lo si legge nel rapporto della Fondazione studi dei consulenti del lavoro "Rendere la sfida demografica sostenibile", presentato oggi a Roma nel corso della conferenza stampa del Festival del Lavoro, in programma dal 29 al 31 maggio ai Magazzini del Cotone di Genova. In termini assoluti, si evidenzia, "le assunzioni considerate difficili, sono passate da 962.000 circa a 2 milioni 214.000". La difficoltà registrata dalle aziende, scrivono i professionisti, "oltre che riconducibile all'inadeguatezza dei candidati (12,8%) è imputabile principalmente al loro ridotto numero sul mercato", tanto che "nel 2024 ha indicato tale motivazione il 31,7% delle imprese".
J.Gill--MT