

Il Papa entusiasma 120mila giovani, "gridate per la pace"
La Palestina irrompe nella prima messa, con kefiah sull'altare
Sono centoventimila i giovani che invadono San Pietro e tutta la zona del Vaticano per la messa di benvenuto che ha aperto il loro Giubileo. Il Papa a sorpresa si presenta per salutarli, fa un lungo giro in papamobile e arriva fino a via della Conciliazione. In migliaia infatti non sono riusciti ad entrare a Piazza San Pietro: una presenza così grande, fin dall'inizio, non era stata prevista. "Siete il sale della terra, siete la luce del mondo", "il mondo ha bisogno del messaggio di speranza e voi siete questo segno di speranza nel mondo", ha detto il Papa alla fine della celebrazione che era stata presieduta da monsignor Rino Fisichella. "Potete dare una luce alla città di Roma, all'Italia e a tutto il mondo", ha detto Prevost entusiasmando i giovani a San Pietro, alternando nel saluto italiano, inglese e spagnolo. "Il nostro grido deve essere per la pace nel mondo", "vogliamo la pace nel mondo", "preghiamo per la pace e siamo testimoni di pace e di riconciliazione". Infine il saluto: "Ci vediamo! Ci troviamo a Tor Vergata. Buona settimana!". E nel primo evento di massa del Giubileo dei Giovani irrompe anche con forza la questione delle terre devastate dalla guerra. Sull'altare due giovani palestinesi mostrano, durante l'offertorio, la loro kefiah, un simbolo culturale ma anche politico della Palestina le cui bandiere sventolano anche in Via della Conciliazione. Un lungo applauso dei giovani di tutto il mondo esplode quando i due ragazzi palestinesi vengono inquadrati nei maxi-schermi.
N.Bhat--MT