West Nile, paziente Val d'Aosta non desta preoccupazione
Turista settantenne non è in condizioni preoccupanti
(V. 'West Nile, primo caso in Valle d'Aosta' delle 17.03) Non destano preoccupazione le condizioni dell'uomo, un turista settantenne italiano, a cui è stato diagnosticato il primo caso di West Nile in Valle d'Aosta: secondo quanto appurato dai sanitari, è già in fase di guarigione. L'azienda Usl della Valle d'Aosta ricorda che "il paziente non è contagioso e il caso riscontrato non comporta alcun pericolo di diffusione nella nostra regione". "Grazie alle competenze specialistiche e alle tecnologie diagnostiche a disposizione, l'Ospedale 'Parini' - dichiara il direttore sanitario dell'azienda Usl, Mauro Occhi - ha potuto individuare tempestivamente la malattia, garantendo al paziente le cure più appropriate. È importante sottolineare che la febbre West Nile non si trasmette da persona a persona attraverso il contatto diretto con individui infetti, ma esclusivamente tramite la puntura di alcune specie di zanzare che si infettano nutrendosi di uccelli selvatici, veri serbatoi naturali del virus". Silvia Magnani, direttrice della Struttura complessa Malattie infettive, spiega: "Da noi c'è il vettore ed è un'estate estremamente calda, e l'attenzione su West Nile virus è molto alta, soprattutto rispetto ai centri trasfusionali".
F.Patel--MT