Madras Times - Signorini, 'la mia Tosca? Sarà quella di Puccini'

Signorini, 'la mia Tosca? Sarà quella di Puccini'
Signorini, 'la mia Tosca? Sarà quella di Puccini'

Signorini, 'la mia Tosca? Sarà quella di Puccini'

"Non è stata resa giustizia al centenario del maestro"

Dimensione del testo:

"Non vorrei mai che questa fosse la Tosca di Signorini, voglio che sia la Tosca di Puccini: se riesco a portare in scena la Tosca di Puccini divento un gigante, ecco, nella mia testa". Lo ha detto Alfonso Signorini alla presentazione del Festival Pucciniano di Torre del Lago (Lucca): aprirà il 18 luglio con una nuova produzione di Tosca, regia e costumi di Signorini che al Festival nel 2017 debuttò nella regia operistica con Turandot. Quando Fabrizio Miracolo e Angelo Taddeo, nuovo presidente e nuovo direttore artistico del Pucciniano, a novembre sono andati a trovarlo a Milano "e hanno cominciato a parlarmi con entusiasmo di quello che avevano in testa, io annuivo entusiasta, però tra di me pensavo 'O questi sono pazzi oppure sono dei sognatori'. Allora, dato che a modo mio amo la follia, quella sana, ma amo anche i sogni perché costruiscono grandi progetti, ho detto subito di sì", intanto "perché a questo festival sono grato, qui ho debuttato" e mi ha portato "una grande fortuna". È un "ritorno a casa" e con un cast "con un livello artistico straordinario". Tosca, ha aggiunto, è "forse l'opera più moderna" di Puccini, "non tanto nella struttura musicale quanto nelle soluzioni drammaturgiche: Puccini era un uomo estremamente attento alle dinamiche delle scene, amava il cinema, sapeva come muovere i suoi cantanti. E devo dirvi che dal punto di vista registico, per me che amo l'opera come momento di grande emozione ma anche di grande rispetto, resto convinto che non ci sia gran bisogno di fare interventi rivoluzionari, perché che si tratti di Verdi, Rossini, di Bellini, di Puccini, è tutto scritto lì, cioè bisogna avere enorme rispetto e fare tre passi indietro per noi che facciamo regia". La sua sarà così "una Tosca maniacalmente ricostruita. Firmo anche i costumi quest'anno. Ricostruiremo lo stile imperiale proprio nella sua autenticità, andando alla ricerca dei veri costumi, delle vere abitudini, deve essere uno spaccato della società di quel tempo", "certamente con una strizzata d'occhio alla contemporaneità, per cui ci sarà uno Scarpia particolarmente strong, una Tosca particolarmente seduttiva", insomma, "ci saranno tante emozioni anche contemporanee". Infine, ma "senza voler fare polemiche", un appunto sulle celebrazioni per il centenario dalla morte di Puccini: "Non è stata resa giustizia, nel mondo. Puccini non si meritava un centenario così sotto tono. Bisogna dare dignità all'arte suprema di questo genio assoluto".

B.Sharma--MT