

Weinstein, la procura vuole riprocessarlo per stupro
Il procuratore Bragg, "lo faccio per la vittima Jessica Mann"
L'affondo della procura di Manhattan contro Harvey Weinstein non si e' concluso col verdetto di colpevolezza sull'imputazione di aggressione sessuale. L'ufficio del procuratore Alvin Bragg ha annunciato che intende riprocessare l'ex produttore per il reato di stupro annullato ieri dal giudice Curtis Farber dopo che la giuria, al termine di una tumultuosa camera di consiglio, non e' riuscita a mettersi d'accordo. Alla domanda sul motivo per cui il suo ufficio stia ancora perseguendo questa accusa — che rappresenterà il terzo processo contro Weinstein per lo stesso capo d'imputazione — il District Attorney Alvin Bragg ha risposto che lo fa per conto di Jessica Mann, la presunta vittima. "Sono in gioco le sopravvissute. Harvey Weinstein sarà ritenuto responsabile per quel che ha fatto a Miriam Haley e affrontera' una pena detentiva molto significativa. Ma la giuria non è riuscita a raggiungere un verdetto per quanto riguarda la Mann, e lei lo merita», ha dichiarato Bragg. La condanna per atti sessuali criminali - l'accusa per cui Weinstein e' stato giudicato colpevole in seguito alle accuse della Haley - e' un reato più grave rispetto allo stupro di terzo grado e comporta una pena massima di 25 anni di carcere. "Non smetterò mai di lottare per me stessa e per far sì che la mia voce e la verità vengano ascoltate. Ho detto al procuratore distrettuale che sono pronta, disposta e in grado di sopportare tutto questo quante volte sarà necessario affinché giustizia e responsabilità vengano ottenute. Oggi non è la fine della mia battaglia", ha dichiarato la Mann in una nota diffusa dopo l'esito del processo. Jessica Mann, un'aspirante attrice, aveva testimoniato gia' nel 2020 nel primo processo contro Weinstein. Il verdetto di colpevolezza per stupro e aggressione sessuale emesso quell'anno era pero' stato annullato nell'aprile 2024, quando la Corte d'Appello ha stabilito che il processo era stato viziato da decisioni improprie, tra cui quella di ammettere la testimonianza di donne su accuse che non facevano parte del caso. Intanto anche la difesa si Weinstein sta affilando le armi: il capo del team legale Arthur Aidala vuol che il giudice Farber richiami i giurati e cerchi di capire cosa e' successo in camera di consiglio: se alcuni di loro ad esempio siano stati minacciati e intimiditi da altri colleghi. Aidala sta preparando un appello contro il reato di aggressione sessuale, quello per cui Weinstein e' stato riconosciuto colpevole.
B.Sharma--MT