Madras Times - Giovanna Mezzogiorno, 'così Enrico Lucherini mi prese per mano'

Giovanna Mezzogiorno, 'così Enrico Lucherini mi prese per mano'
Giovanna Mezzogiorno, 'così Enrico Lucherini mi prese per mano'

Giovanna Mezzogiorno, 'così Enrico Lucherini mi prese per mano'

"Il primo incontro a casa Cecchi Gori. Grazie per sempre"

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"Enrico Lucherini fu il primo ufficio stampa ad accompagnarmi ad un incontro 'ufficiale' di lavoro. Era il 1997 e mi preparavo a girare 'Il viaggio della sposa' di Sergio Rubini, il mio grande amico e maestro Sergio. Non era un appuntamento qualunque, andammo a casa dei Cecchi Gori, occasione nella quale conobbi Rita. Ero vestita semplicemente, con una mise piuttosto seria e adatta alla mia età di allora, comprata con mia madre, come tutto in quel momento.. con noi c'era il suo inseparabile Gianluca Pignatelli. Professionali, gentilissimi, mi misero incredibilmente a mio agio, in una situazione che non si può certo definire propriamente 'comoda' e rilassante". È il ricordo di Giovanna Mezzogiorno dello storico press agent morto ieri alle soglie dei 93 anni. "L'ho incontrato più volte nella vita, in occasione de 'La bestia nel cuore' di Cristina Comencini, ad un'importante premiazione al teatro greco di Taormina e molte altre volte. Sempre pieno di energia, di una profonda educazione verso gli altri, di un'enciclopedica conoscenza del cinema e dei suoi meccanismi. Ma non dimenticherò mai - continua l'attrice - quella prima volta in particolare, a casa Cecchi Gori, in cui lui e Gianluca mi guardavano con serenità e vigile protezione, forse, anzi sicuramente, anche inteneriti dal mio ovvio imbarazzo. Grazie mille Enrico per avermi fatta entrare per mano a te in quello che poi è diventato il mio mondo. Non dimentico nessun dettaglio di quel pomeriggio di primavera. Hai vissuto tutto, hai dato tantissimo... E chissà quali sono stati i tuoi pensieri sul cinema, sull'esposizione, sul credere nel vero merito e non solo sulla visibilità, in questi ultimi anni del nostro settore, così cambiati rispetto ad allora. Mi auguro che tu non sia andato via con un senso di amarezza, ma invece sicuro che hai visto il meglio e hai contribuito al "migliore". Grazie per sempre, Giovanna Mezzogiorno".

J.Gill--MT