

Payne, voglio guardare a ogni film come un piccolo miracolo
La presentazione delle giurie della 82/a Mostra
"Siamo stati selezionati perché siamo professionisti che lavorano e magari sappiamo qualcosa di cinema, ma allo stesso tempo secondo me ci dovremmo approcciare a questo compito come se fossimo persone che non hanno mai visto un film prima e trattarli tutti come se fosse una sorta di piccolo miracolo". E' la direzione che vuole dare Alexander Payne al suo compito di presidente della Giuria internazionale del Concorso Venezia 82, composta anche dai colleghi registi Stéphane Brizé, Maura Delpero, Cristian Mungiu, Mohammad Rasoulof; e delle attrici Fernanda Torres e Zhao Tao. Payne, che nel 2017 aveva aperto la Mostra con Downsizing, nella conferenza stampa con gli altri presidenti delle giurie ufficiali al lido, da Julie Ducourneau presidente per Orizzonti, Charlotte Wells,per Venezia Opera Prima "Luigi De Laurentiis e Tommaso Santambrogio per Venezia Classici, ha preferito glissare sulla rilevanza del cinema in un mondo dilaniato dai conflitti: "Dovremmo parlare di chi guarda i film e come, molte persone oggi lo fanno da soli davanti a un piccolo schermo, a volte lo faccio anch'io ma preferisco ancora vedere i film nella 'cattedrale' del cinema (la sala), e mi dispiace molto che dei film rilevanti anche dal punto di vista politica non possano avere un impatto nella conversazione sull'oggi perché non hanno distribuzione. Poi c'è il tema più generale, un film può cambiare la società e la cultura? Non lo so, sono dubbioso su questo, ma almeno quando facciamo dei film rilevanti per il tempo che viviamo lasciamo una traccia". Per Julie Ducourneau, "il modo migliore nello svolgere questo compito è lasciarsi completamente sorprendere e da una visione del mondo" spiega. Charlotte Wells cita Orson Welles: "lui diceva che l'ignoranza è una forma di autorità, riferendosi alle prime fasi del lavoro di un artista. E anch'io voglio essere totalmente aperta, vedere ogni film sapendo prima il meno possibile, senza nessun preconcetto, è anche il modo in cui vorrei che gli altri vedessero i miei film. C'è qualcosa di speciale per un regista agli inizi che non ha addosso il peso delle aspettative, nel prendere rischi ed essere libero".
Q.Kulkarni--MT