Opera Roma, Mariotti e Michieletto al debutto con Wagner
Lohengrin per l'inaugurazione della stagione il 27 novembre
L'Opera di Roma inaugura la nuova stagione nel segno di Wagner, affrontato per la prima volta dai tre principali interpreti coinvolti: il direttore musicale Michele Mariotti, il regista Damiano Michieletto e il tenore Dmitry Korchak. Dopo 50 anni di assenza Lohengrin torna al Teatro Costanzi il 27 novembre alle 17. Accanto a Korchak, Clive Bayley (Heinrich der Vogler), Tómas Tómasson (Friedrich von Telramund), Ekaterina Gubanova (Ortrud), Andrei Bondarenko (Der Heerrufer) e Jennifer Holloway (Elsa). Il nuovo allestimento, in coproduzione con il Palau de les Arts di Valencia e con La Fenice di Venezia, porta la firma di Michieletto con il suo team creativo: Paolo Fantin (scene), Carla Teti (costumi) e Alessandro Carletti (luci). La drammaturgia è curata da Mattia Palma. Con l'Orchestra dell'Opera di Roma il Coro diretto da Ciro Visco. La serata inaugurale sarà trasmessa da Rai Cultura in differita su Rai5 alle 22.20 e in diretta su Radio3. "Inaugurare con Lohengrin significa soprattutto valorizzare lo sforzo collettivo - dice Mariotti -. È un progetto che mette cantanti, orchestra, coro e tutte le maestranze sotto i riflettori e dimostra quanto il teatro sia davvero un organismo unico, la cui forza nasce dal lavoro comune. Fin dall'inizio del mio mandato da direttore musicale ci siamo dati un percorso preciso: ogni inaugurazione ha proposto un autore diverso, con l'idea di costruire un teatro capace di parlare a un pubblico curioso e disposto a confrontarsi con linguaggi differenti". Wagner, rimarca il direttore d'orchestra, "rappresentava un approdo naturale. Lohengrin tiene insieme il dramma storico e la leggenda, e la partitura stessa riflette questa doppia natura: da un lato la solidità solenne che richiama il contesto politico e corale, dall'altro la scrittura sospesa e visionaria che apre a una dimensione fiabesca e trascendente". Nella stagione 2025/26 della Fondazione Capitolina Mariotti dirigerà anche Tancredi di Rossini per la regia di Emma Dante (19-29 maggio 2026), Falstaff di Verdi con il debutto italiano della regista Tatiana Gürbaca (13 ottobre-1° novembre 2026) e tre concerti (28 maggio, 17 ottobre e 22 ottobre 2026). Per Damiano Michieletto questa è la seconda inaugurazione di stagione al Costanzi, dopo La damnation de Faust di Berlioz, Premio Abbiati come miglior spettacolo del 2017. "Questa produzione di Lohengrin - dice - rappresenta una tappa molto importante per me, perché è la prima volta che mi confronto con Wagner. La sua drammaturgia, che da sempre mi affascina per la sua profonda dimensione spirituale, richiede un grande impegno nel gestire la lunga durata e i tempi dilatati del suo racconto. Il mio modo di avvicinarmi a quest'opera, per costruire una messa in scena che avesse calore e concretezza, è stato allora quello di restituire ai personaggi la loro umanità. Non trattarli come simboli, ma come persone, con una propria psicologia, un cuore, un conflitto interiore, e poi sviluppare questi aspetti all'interno di una dinamica più ampia. Da una parte c'è una lotta tra l'individuo e la massa, dall'altra c'è una storia d'amore, quella tra Elsa e Lohengrin". L'opera avrà quattro repliche fino al 7 dicembre.
O.Sethi--MT