

Sinner: i social si interrogano, "perché tanti malori?"
Preoccupazione e perplessità. In Spagna, "Sempre contro Alcaraz"
Stupore, delusione e preoccupazione per le condizioni fisiche di Jannik Sinner in vista degli Usa Open ma anche qualche perplessità sulla sua tenuta: il ritiro del numero 1 mondiale a Cincinnati fa discutere tifosi ed appassionati di tennis. Un dibattito vivo soprattutto sui social dove ci si interroga sul malessere del numero 1 mondiale, e sulla serie di problemi fisici che nel tempo lo hanno fermato in campo. Spesso senza una diagnosi esplicita. Per il campione italiano, quello sul rovente cemento dell'Ohio è pero' il primo ritiro in finale e forse anche per questo fa più rumore. L'attesa dell'ennesima sfida con Carlos Alcaraz era altissima; la delusione di aver assistito soltanto a 23 minuti di gioco è quindi direttamente proporzionata. Il popolo social si interroga: ritiri ma anche sconfitte determinate da condizioni fisiche non al top. Il numero di partite degli atleti nel corso di un anno è alto ma è anche vero che quest'anno l'altoatesino è stato fermo tre mesi, dal 9 febbraio al 4 maggio, per il caso Clostebol. A questi mesi di inattività si aggiunge il lungo riposo dopo la vittoria a Wimbledon. Prima di oggi l'azzurro si è ritirato cinque volte su 377 partite disputate nel circuito Atp. L'ultima volta è stata il 23 giugno del 2023 contro Alexander Bublik sull'erba di Halle: si ritira dopo 57 minuti mentre è sotto 7-5, 2-0 per un problema alla gamba sinistra. L'anno nero è il 2022: a Sofia in semifinale contro Rune alza bandiera bianca mentre è sul 5-7 6-4 5-2 per una storta alla caviglia destra. Fuori agli ottavi del Roland Garros contro Andrey Rublev sul punteggio di 6-1 a proprio favore per un dolore al ginocchio sinistro. A Miami ai quarti molla mentre è sotto 4-1 contro Francisco Cerundolo, dopo soltanto 22 minuti per i dolori causati da vesciche ai piedi. Nel 2020 il primo ritiro in carriera da professionista al secondo turno di Vienna contro Andrey Rublev dopo nove minuti ancora per le vesciche ai piedi. Poi ci sono le partite perse dopo cali improvvisi. Agli Australian Oper, poi vinti, ha avuto un malore contro Holger Rune: provvidenziali i 20' di sospensione per riparare la rete rotta. Nella memoria di tutti resta la finale all'ultimo Roland Garros, quando si è fatto recuperare due set da Alcaraz. Prima ancora la finale persa a Roma con lo spagnolo agli Internazionali d'Italia, anche se va sottolineato che Jannik rientrava dopo tre mesi di inattività. In ogni caso sui social spagnoli i fan di Alcaraz ironizzano: "Ma sta male sempre contro Carlos? Forse cerca scuse", scrivono alcuni tifosi. Nel 2024 ha perso ai quarti a Wimbledon contro Medvedev: uno stop di 11 minuti per tremori da stanchezza. Non ha partecipato ai Giochi di Parigi 2024 per una tonsillite. A Cincinnati, prima della finale, ha avuto un calo anche nell'ultima fase del primo set, vinto comunque, contro il francese Terence Atmane. Sicuramente ha influito la nuova formula del Masters 1000 americano, disputato su due settimane e con partite giocate in pieno pomeriggio con temperature ampiamente oltre i 30 gradi. Anche Alexander Zverev ha avuto un malore prima ai quarti e poi in semifinale. E lo stesso Sinner, alla vigilia del torneo, aveva sottolineato che "due settimane di gioco fanno sicuramente piacere ai tifosi ma sono un impegno eccessivo per gli atleti". Critiche che ha ribadito dopo la sconfitta in finale: "Non ho mai giocato un torneo così bollente". Chissà però se il malore accusato in finale sia stato determinato dal caldo o da una indisposizione intestinale. Sotto accusa anche una fragola assaggiata sulla sua torta di compleanno. Interrogativi ancora tutti da sciogliere. Ora l'attenzione è sulla partecipazione agli Us Open, dove dovrà difendere il titolo vinto lo scorso anno e il numero 1 della classifica Atp. Giovedì ci sarà il sorteggio, poi ancora pochi giorni prima di scendere in campo nella speranza, di organizzatori e appassionati, che Sinner abbia recuperato la forma fisica.
S.Iyer--MT